Tramemotive

Naming

Elizabeth è una giovane storyteller che vive in Val Camonica. Ha un sogno nel cassetto: lanciare la sua agenzia di comunicazione. E non un’agenzia qualunque, ma una realtà dove lei e il suo team possano rafforzare un progetto già cominciato. Quello di raccontare le imprese del suo territorio, aiutarle a emergere attraverso lo storytelling e far crescere il loro business. Un modo per contribuire allo sviluppo di questo pezzetto di mondo abbracciato dalle montagne e dal profumo di campi verdi. 

Questa visione romantica, lo ammetto, mi colpì intensamente. Elizabeth cercava il nome che avrebbe dovuto rappresentare tutto questo ed esprimere la forza motrice dello storytelling.  Così, è cominciata la mia avventura fra lessemi, scene e i immaginari di senso che avrebbero guidato questo progetto. 

tramemotive

La narrazione come concetto centrale 

Il brief di partenza prometteva bene: mi è stato chiaro, sin da subito, il concetto che avrebbe guidato la progettazione del nome, ovvero il racconto

Ho tirato fuori da ricerche, libri e dizionari tutte le terminologie attinenti la narrazione. Ho tenuto per mano quel tono di voce caldo ed empatico che avrebbe avuto il brand (una volta nato), per trovare i suoni migliori a esprimerlo con le parole. Ho costruito le più ampie mappe mentali per scovare termini nuovi e giocarci come si gioca coi Lego. 

Il risultato sono stati ben sette brand name, quattro in più rispetto a quelli previsti. Perché devi sapere che il viaggio di progettazione è lungo. E durante le soste o fra un foglio volante e l’altro, possono uscire soluzioni inaspettate. Nomi nuovi dentro scenari di significato che nemmeno i clienti avevano ipotizzato in partenza.

Dalle trame alle emozioni

Di sette fratelli, Tramemotive è il brand name che Elizabeth ha scelto. Un nome che l’ha commossa e su cui non ha avuto alcun dubbio. Era proprio il suo. 

Tramemotive è frutto di una crasi che unisce la parola “trame” con “emotive”. Un neologismo che spicca per quella “E” condivisa al centro, e che lascia intatta la sua capacità evocativa, perché entrambe le parole sono riconoscibili: 

  • TRAME: è la sintesi dell’intreccio di una storia 
  • EMOTIVO: è un aggettivo che esalta il potere dello storytelling nel suo saper emozionare, toccare le corde emotive del pubblico.

Un nome, dunque, profondo, dall’anima semplice. Come semplice e sensibile è la sua Elizabeth. 

Oggi, Tramemotive è un’agenzia specializzata in comunicazione e storytelling. E ha lo scopo di “avvicinare le imprese alla narrazione e farle riflettere sul ruolo che giocano le emozioni nei processi decisionali d’acquisto”. Una realtà che cresce giorno dopo giorno e che sono felice di aver battezzato.

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