Bloosup

Naming, payoff, brand personality, tono di voce e testi

Il dottor Settipani è uno psicologo e psicoterapeuta con un sogno nel cassetto: aiutare le aziende a crescere, partendo dalla cura delle persone che ci lavorano. Per farlo, decide di creare una società di consulenza aziendale e sviluppo delle risorse umane

Crede che il successo di un business dipenda, prima di tutto, dal benessere del team che lo sostiene e alimenta. Perché una squadra che sta bene e vive bene sul posto di lavoro è una squadra forte, che promuove anche lo sviluppo della sua azienda.

Ma come chiamare una realtà con l’obiettivo di rendere possibile tutto questo?

Beh, il dottor Settipani ce l’aveva già un nome in mente. Ma qualcosa non lo convinceva. Temeva fosse scontato, poco evocativo, forse troppo debole per esprimere davvero l’essenza della sua attività.

Decide così di chiedermi aiuto. E da qui inizia il nostro viaggio alla ricerca del brand name per questa nuova creatura. Un nome che avrebbe dovuto parlare all’anima di imprenditori e imprenditrici con a cuore le proprie risorse umane. Una bella sfida. E a me, si sa, le sfide piacciono tantissimo.

Penna alla mano, dizionari pronti e associazioni semantiche in fibrillazione. Ci siamo, si parte!

bloosup

L’idea del fiorire:
analogia centrale nel naming

C’era stata in me una sorta di improvvisa illuminazione quando il dottor Settipani mi aveva parlato del suo progetto. In quell’esatto momento avevo associato la sua missione all’immagine di un floricoltore. Quella persona speciale che coltiva i fiori, che si prende cura di questa parte così meravigliosa della natura. 

Era un’idea rimasta appesa in un angolino della mia memoria. Come quelle foglie sospese ai rami, in attesa che il vento le porti altrove.

E lei era rimasta lì, ad attendermi, fintanto che la mente non l’avrebbe tirata fuori davanti al mio solito foglio bianco, attento servitore delle mie infinite mind map. 

Inizio così a scrivere il foglio di tutte quelle parole che abbracciano linguisticamente il mondo della natura, della fioritura. E vado ben oltre l’italiano. Mi spingo al lessico inglese, fintanto che non vengo attratta dai termini “Bloom” (fiorire) e “Blossom” (bocciolo).

La liquidità fonetica di queste parole mi porta all’acqua, all’idea della vita, a quel bisogno di annaffiare il manto vegetale del mondo. Così come l’attività del mio cliente avrebbe annaffiato, di nuova vita e bellezza, lavoratori e lavoratrici di piccole e medie imprese.

Questo concetto, che diventa il focus della mia mappa mentale, l’associo subito all’idea di crescita, di sviluppo verso l’alto. Tiro fuori, dunque, la parola inglese “up” (in alto, più alto), che completa il quadro.

Nasce il neologismo BLOOSUP, frutto dell’unione e alterazione di queste preziose parole: 

Bloom → Bloo

Blossom → Blos

Bloo + s + up → Bloosup

Tra senso e suono: 
l’universo narrativo di Bloosup

Bloosup è un una parola unica, originale, con un’impronta evocativa fortissima. La sua missione è quella di evocare l’atto del fiorire per raccontare di un brand capace di far sbocciare e risbocciare le risorse umane di un’azienda. E ciò attraverso quel ricco corredo di servizi pronti a formare le persone, a promuoverne la crescita umana e professionale.

Per analogia semantica, Bloosup ci fa vedere ogni componente del team di un’impresa come radice preziosa da sviluppare; da trasformare in bocciolo e poi fiore che cresce e protende verso l’alto, contribuendo all’evoluzione positiva della realtà per cui lavora. 

Sotto il profilo fonetico, infine, Bloosup si caratterizza per un suono dolce, liquido e armonioso. La sintesi perfetta di un sound memorabile dal tono caldo, avvolgente, aperto. Le sfumature della sua voce sono decisamente amichevoli ed empatiche, in linea con la personalità del brand, tratteggiata dal suo posizionamento. 

Il brand name finisce così per diventare il primo manifesto della filosofia di questa nuova impresa. Una realtà che crede nel benessere organizzativo delle risorse umane, e nella convinzione per cui dare valore alle persone significa promuovere il business di un’azienda. 

Il payoff, 
estensione narrativa del nome

Un payoff nasce sempre da un lavoro di progettazione. Come il naming è un percorso che può richiedere giorni e giorni di lavoro. Un periodo di tempo dove significati e suoni si incontrano e si intrecciano per arrivare alla formula perfetta. Quella che racconterà, in breve, l’essenza più profonda del brand. Quella che completerà un racconto già iniziato dal nome di marca. 

Il payoff di Bloosup, invece, nasce un po’ per caso e all’improvviso. Prende vita da un’intuizione dettata dall’associazione metaforica con la  fioritura, che mi ha accompagnata sin dall’inizio del progetto. 

Nasce, così, HUMAN RESOURCES FLOURISH. Un payoff semplice, breve, incisivo nel suo significato. Ciò che amo definire “un petalo verbale” dall’anima sensibile, in dialogo profondo col nome che tiene per mano; un’estensione narrativa di quest’ultimo, pronto a ricordarci che con Bloosup fioriscono risorse umane che portano valore.

Dalla brand personality
ai testi del sito web

Brand name e payoff sono i “primi suoni” di una personalità di marca che va ancora musicata in tutta la sua complessità. Ovvero sviluppata, amplificata, estesa nel sua immagine come nella sua parola, nei suoi testi, nel modo di raccontarsi.

Così è stato anche per Bloosup, a cui ho lavorato a fondo per conferire un carattere riconoscibile e un tono di voce dai colori ben diversi dalla sua concorrenza. Perché in un mondo di competitor che parlano in modo freddo e distaccato, Bloosup sceglie il calore e l’empatia di una relazione umana e gentile col suo pubblico.

Da qui la definizione, per il brand, di un tone of voice amichevole e premuroso, piena espressione dell’archetipo che più lo rappresenta: l’angelo custode. Personaggio tipo dall’animo altruista, sempre pronto a prendersi cura degli altri, a proteggerli e trasmettere benessere, sicurezza, serenità. Proprio come Bloosup ha scelto di essere per i suoi clienti, partendo da una missione ben precisa: far fiorire le risorse umane di imprese che hanno a cuore le persone.

Tutto questo ha poi trovato spazio nei testi che ho progettato e scritto – in ottica SEO – per il sito web Bloosup. Un lavoro preceduto dall’analisi degli intenti di ricerca e delle corrispettive keywords, nel campo in cui opera il brand, così da intercettare le richieste di potenziali clienti alla ricerca dei suoi servizi.

Infine, attraverso il copy, l’associazione metaforica tra il brand e il concetto del fiorire esce fuori dai confini del nome Bloosup, per raggiungere l’intera narrazione dell’azienda. Ogni testo, non a caso, gioca con parole attinte dal mondo vegetale, della natura, legandosi in questo modo alla metafora da cui nasce il nome. Una strategia che rafforza l’identità aziendale e la rende coerente in ogni sua parte.

E tu hai già lavorato all’identità del tuo brand? Se ti piacerebbe farlo come Bloosup, per iniziare a distinguerti davvero, scrivimi.

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